venerdì 13 aprile 2018

25 aprile festa della Liberazione


Il 25 aprile 1945 segna la vittoria della Resistenza Italiana sui nazifascisti. Quel giorno la città di Milano, sede del comando partigiano, insorge e prende il sopravvento sui fascisti. Anche Torino viene liberata. Ormai la maggior parte d'Italia è liberata e la guerra è sta per finire. Il 28 aprile Mussolini verrà catturato e giustiziato.
I tedeschi si arrenderanno l'8 maggio, mentre i giapponesi lo faranno il 2 settembre di quello stesso anno.
Questa giornata è diventata la festa della Liberazione dalla dittatura e ogni anno viene celebrata con manifestazioni in tutta Italia. Ma cosa successe in quei giorni? Perché la Resistenza è stata così importante per il nostro Paese? E, quindi, perché festeggiare?
La Resistenza, insieme agli Alleati, ha combattuto a lungo per sconfiggere i fascisti e i nazisti: persone di tutte le estrazioni sociali e di varie vedute politiche si sono unite per ribellarsi alla dittatura. La loro lotta si è tradotta in una vera e propria guerra civile che da una parte vedeva gli italiani fascisti e dall'altra gli antifascisti.
Chi combatteva nella Resistenza era un partigiano: i partigiani non erano un esercito vero e proprio, ma erano civili che si armavano come potevano e si riunivano in gruppi per attaccare in ogni modo il nemico. Le loro azioni si affiancavano a quelle consistenti degli eserciti alleati e uniti riuscirono a vincere.
I partigiani e tutte le parti che si opponevano ai nazifascisti (cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici) erano riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale. Dopo la guerra, questo Comitato partecipò attivamente alla nascita della Repubblica.
Grazie alla lotta unita fra tutti gli oppositori al fascismo, si è riusciti a ribaltare la dittatura e a porre le basi per uno stato democratico. Le radici della Repubblica Italiana sono da rintracciare proprio nella Resistenza: l'Assemblea Costituente (l'assemblea che scrisse la nostra Costituzione) fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche ed ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo.
Un partigiano molto importante è stato il cuneese Duccio Galimberti, avvocato nato a Cuneo il 30 aprile 1906 e trucidato dai fascisti a Centallo (Cn) il 4 dicembre 1944, per il suo impegno nella  resistenza fu proclamato Eroe nazionale dal CLN piemontese, ed insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Ricordiamo che alla fine della guerra di liberazione, la neonata Repubblica ha sentito l'obbligo di segnalare come degni di pubblico onore per atti di eroismo militare, oltre che singoli combattenti, anche istituzioni territoriali. Perciò la città di Cuneo è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare il 1° agosto 1947 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana.
Allora, ricordiamo che ogni anno è importante festeggiare: la libertà e la democrazia, conquistate dagli Italiani in quella giornata del 1945!